di Marco Livi

Il colpo di frusta determina un forte dolore al collo con sensazione di rigidità, che di solito avviene dopo un tamponamento. Si tratta di un evento molto frequente che accade in maniera così repentina che la persona non riesce ad opporsi al movimento attivando la muscolatura del collo.

COSA ACCADA DURANTE IL COLPO DI FRUSTA?

Durante il tamponamento, scomponendo il movimento della testa  e del tronco, si ha una fase di impatto iniziale: il veicolo accelera in avanti ma solamente 60ms (millisecondi) dopo, la forza accelerante viene trasmessa al sedile ed al corpo del guidatore, provocando l’estensione del tratto toracico, l’estensione del tratto cervicale inferiore e la flessione del tratto cervicale superiore.

La zona cervicale assume dunque una forma ad “S”. intorno ai 120 ms tutti i segmenti cervicali sono in estensione fino ai 200 ms, quando il tronco inizia a spingere in avanti la base del collo ed il capo, ovvero la testa, raggiunge il massimo dell’estensione.

Il rimbalzo intorno ai 300 ms, è caratterizzato da una iperflessione del capo e della cervicale.

Il ritorno nella posizione originaria avviene tra i 400 e 600 ms.

All’aumentare della velocità di impatto non cambia la sequenza temporale ma aumenta l’ampiezza cinematica.

COSA SUCCEDE AI MUSCOLI E ALLE VERTEBRE

Durante il movimento del colpo di frusta, i muscoli sono reclutati in netto ritardo: la loro azione si manifesta dopo 120 ms circa, ma, per evitare fenomeni di compressione della colonna e movimenti anomali tra i vari segmenti, sono richiesti 60 ms. proprio intorno ai 60 ms, cioè quando la colonna cervicale assume la forma ad “S”, si possono osservare fenomeni lesivi; le articolazioni del tratto cervicale inferiore sono in iperestensione oltrepassando i normali limiti fisiologici.

È proprio sulle vertebre cervicali C5-C6 che il colpo di frusta sviluppa la massima concentrazione delle forze che agiscono sulla colonna cervicale.

GLI EFFETTI DEL COLPO DI FRUSTA

 Il colpo di frusta, nel breve periodo, determina forte rigidità del rachide cervicale e dolore che si manifesta 24-48h dopo l’incidente in auto. I muscoli maggiormente coinvolti sono i sub-occipitali, i muscoli prevertebrali e paravertebrali posteriori. Il trauma, inoltre, si estende ai legamenti anteriore e posteriori del rachide.

Importante sapere che il colpo di frusta, oltre il tratto cervicale, interessa anche la regione dorsale, lo stretto toracico superiore (tra le spalle; tra i trapezi e le clavicole), tutte le fasce interne della regione toracica (come il pericardio) ed il diaframma toracico.

Il trauma da colpo di frusta può interessare l’articolazione temporomandibolare (articolazione della mandibola) con disfunzione dei muscoli masticatori creando disturbi alla masticazione.

L’APPROCCIO OSTEOPATICO CNTRO IL COLPO DI FRUSTA

Il trattamento Osteopatico non si limita alla zona cervicale ma è globale, questo perché, come descritto sopra, il trauma ha ripercussioni su ampi distretti anatomici.

Pertanto, gli obbiettivo del trattamento Osteopatico sono:

  • Ridurre le tensioni muscolari (anche le più profonde)
  • Correggere le disfunzioni articolari a livello della cervicale e del rachide dorsale
  • Migliorare la libertà di movimento di tutte le membrane durameriche, dal cranio alla sacro-iliaca. È importante sapere che i muscoli profondi sub-occipitali hanno inserzione anche a livello durale (meningi), quindi la tensione di questi muscoli può provocare cefalea di tipo cervicogenico.
  • Equilibrare le tensioni dei vari diaframmi de corpo, quali lo stretto toracico superiore ed il diaframma.